Bistrot 4.5, cucina di mare e creatività all’ Eur

Astice 4.5 la catalana del Bistrot 4.5

Bistrot 4.5 è un grazioso ristorantino di pesce che ho scoperto durante queste feste, e dove buona cucina, arte e creatività si sposano perfettamente. Come capita con un piccolo scrigno del tesoro non è stato facile trovarlo al primo sguardo per far sì che si dischiudesse per rivelare tutti i suoi squisiti sapori. Il Bistrot si trova infatti in via Amsterdam 140, a pochi passi dal laghetto, in una zona appartata dell’ Eur-Torrino. Non è molto evidente dalla strada, ma una volta varcate le sue porte, questo locale vi avvolge con un’atmosfera calda e informale che invita alla convivialità, e vi conquista con un’ottima cucina di pesce creativa che porta con sè tutto il sapore del mare.

I padroni di casa sono Alberto Mennini e la moglie Anna Laudante. Lui, imprenditore e musicista istrionico, ha voluto riportare nel bistrot il proprio mondo. Il binomio tra arte, sport e sapori permea la location. La sala piccola e luminosa conta 46 coperti ed è dominata da una grande cucina a vista e valorizzata dall’esplosione di colori della collezione di quadri del proprietario(risultato di un tour musicale itinerante attraverso gli istituti penali per minori d’Italia), alle pareti vinili e qualche memorabilia sportivo dedicato al kickboxing donano un tocco personale all’ambiente, mentre in sottofondo una bella selezione jazz accompagna la cena, a sottolineare il legame del proprietario con la buona musica.

Lo chef e la cucina del Bistrot 4.5:

L'executive chef del Bistrot 4.5 Guido Boemio e la sua brigata

L’executive chef del Bistrot 4.5 Guido Boemio e la sua brigata

Vero “tesoro” di questo locale è però la sorprendente cucina di pesce dello Chef Guido Boemio, che potremmo definire chef “pescatore”, perché da anni coltiva lui stesso la passione per la pesca subacquea e conosce molto bene il pesce. “Ho imparato prima a nuotare che a camminare, mio padre” ci confida lo chef “con le branchie.”
I suoi piatti sono un‘esplosione di sapori e di colori, da gustare prima con gli occhi e poi con tutti i sensi. Boemio stupisce con la sua capacità di fare accostamenti audaci e per niente scontati, esprimendo una cucina fatta di sapori decisi ma sempre molto raffinata, connotata da un grande equilibrio. La passione dello chef per il mare si esplica anche nella scelta di specialità ittiche non convenzionali come tracina, barracuda e muggine, nonostante il menu sia basato su piatti tradizionali rivisitati in chiave contemporanea e con creatività. L’attenzione alla qualità delle materie prime è chiara fin dal principio con la scelta di usare largamente ingredienti DOC e DOGC, come ad esempio le ottime paste di Benedetto Cavalieri o del pastificio Verrigni.

Il menù:

Il menù non è vastissimo ma l’offerta è completa e ben strutturata, con alcune proposte che aldilà del pesce saranno capaci di soddisfare anche vegetariani e amanti della carne. La carta si articola in 7 antipasti, 5 primi “i carboidrati”, 5 secondi “Le proteine”, e 5 dolci “gli zuccheri”. Tra gli antipasti molto apprezzati sono i crudi di mare, in una selezione delle migliori prelibatezze tra tartares leggermente condite, carpacci e crostacei oppure coquillages come ostriche francesi, tartufi di mare e altro ancora; più verace la scelta fagioli co’ le cotiche, cozze e salvia, e c’è anche l’opzione veg con “sedano, carote e cipolle”.

Mentre tra i primi vi segnaliamo le tagliatelle, totani, cime di rapa e agrumi, gli spaghettoni, ajo, oio, peperoncino, mazzancolle e zenzero, e i tortelli alla parmigiana, bottarga e tartufo. Tra i secondi apprezzerete la ricciola, scarola, pistacchi e mosto d’uva, o il saporito agnello, zucca, fave e cicoria, come pure l’ottima la tracina al verde, pepe e tapioca, ma nell’indecisione si può optare per il secondo né carne né pesce a base di verdure.

La carta dei vini a cura del maitre Ruggero Penza, che comprende referenze italiane e francesi selezionate soprattutto per la loro qualità e unicità, tra piccole cantine con vini particolari.

La mia esperienza:

Ho iniziato il mio percorso degustando il saluto dello chef,” polpo croccante su panna acida, salsa di amarene e profumo di mentuccia”: la frittura dorata e croccante abbraccia un tenero boccone di polpo, che si scioglie in bocca, e il suo sapore viene esaltato dai sentori della menta e dell’amarena.

polpo croccante con mentuccia e amarena

Sono passata poi agli antipasti e ho assaggiato l’”Astice 4.5”, si tratta di un astice alla catalana rivista dallo chef in versione creativa e destrutturata: con la ricca polpa dell’ astice servita su una coulis di prezzemolo a specchio,accompagnata da una mousse di patate viola, petali di cipolle di tropea,e una piacevole salsina di peperoni.Squisita!

Segue poi un piatto vegetariano molto interessante, in cui lo chef rivela tutta la sua fantasia e abilità, trasformando degli ingredienti poveri in un piatto gourmet. Sto parlando di” Sedano carote e cipolle”. Qui i classici ingredienti del soffritto si uniscono per creare un piatto squisito e raffinato, in cui la dolcezza della cipolla arrosto è protagonista e la sua tenera consistenza, è ravvivata dal crumble di sedano, e dalla salsa di carote. Una bel flute di spumante rosé della cantina Principiano Ferdinando, ha accompagnato gradevolmente questi antipasti.

"cipolla, sedano, carote" Bistrot 4.5

Sedano, Carote e Cipolla

E’ giunto poi il momento dei “carboidrati”. Da Bistrot 4.5 potrete gustare uno straordinario risotto al salto,la cui base non è altro che una reinvenzione di un classico della cucina italiana anni ’80, ovvero il risotto alla crema di scampi. Lo chef infatti lo prepara cucinando prima un gustoso un risotto al parmigiano che viene fatto raffreddare, tagliato in “cubotti” e fatto saltare in padella fino a che non si forma fuori una crosticina croccante, ma mantenendo il cuore umido.
A questo punto i “cubotti di riso croccante” vengono impiattati con scampi crudi in cima e irrorati con una deliziosa bisque d’astice (servita all’ ultimo dal maitre) e una salsa al caprino la cui lieve acidità riequilibra la dolcezza del piatto. Assolutamente imperdibile per il suo gusto, vi conquisterà per i contrasti armoniosi tra le consistenze e le temperature, è il piatto migliore della serata.

risotto agli scampi del Bistrot 4.5

Risotto agli scampi del Bistrot 4.5

Linguine ai ricci e aglio nero

Ho proseguito poi con la “linguina ai ricci di mare con crema al topinambur e aglio nero”: un piatto interessante e senza compromessi. Qui la dolce e fresca mineralità del riccio si unisce al gusto particolare, dolciastro e deciso al tempo stesso, dell’aglio nero. Un piatto ricco di personalità.

In abbinamento un bianco intenso e ricco, il Sabbia Gialla della cantina San Biagio Vecchio. Davvero azzeccato.

morone Bistrot 4.5

Morone con cime di rapa, nduja e fonduta di provola

Per il secondo la scelta è caduta sul Morone, un’insolita ricciola di fondale. Le sue belle carni sode e compatte, hanno un sapore delicato e dolce, che gli deriva dalla sua dieta a base prevalentemente di gamberi. Chef Boemio lo prepara in olio cottura e lo serve su cime di rapa accompagnato da una salsa a base di ’nduja calabrese e una fonduta di provola affumicata che ci viene versata sopra all’ ultimo.
Il particolarissimoFiano della Cantina Petracavallo, un vino naturale non filtrato di grande carattere, fruttato con sentori di arancia e frutta esotica, è l’ideale per esaltare i sapori di questo secondo di pesce importante.

Si chiude in dolcezza, con il “Cremoso al cioccolato bianco, profumato al cardamomo con qumquat sciroppato”. Guarnito con gel di qumquat e terra di cacao, il dessert era dominato dal sapore spiccatamente dolce e vellutato della mousse di cioccolato bianco, lievemente contrastata dal gusto agrumato del qumquat e dalla gradevole amarezza del cacao.

il cremoso al cioccolato bianco e Kumquat Bistrot 4.5

Cremoso al cioccolato bianco e Kumquat – Bistrot 4.5

In abbinamento un delizioso Marsala Vecchio Samperi della cantina Marco De Bartoli che con le sue note mielate, vi si sposava perfettamente, suggellando la conclusione del pasto.

Degno di nota anche il servizio, davvero professionale e cortese, curato dall’esperto maitre di sala Ruggero Penza, che ci ha anche validamente accompagnato nell’abbinamento cibo-vino offrendoci un’esperienza completa e di alto livello.

Chef Boemio e Ruggero Penza, il maitre del Bistrot 4.5

Chef Boemio e Ruggero Penza, il maitre del Bistrot 4.5

Aperto anche a pranzo è in conclusione un indirizzo che mi sento davvero di consigliare a chiunque ami il pesce, per la cucina ricercata ed originale e i buonissimi vini in abbinamento.

Insomma chi trova il Bistrot 4.5… trova un tesoro!

 

 

Bistrot 4.5

Il Buono: il risotto con gli scampi, i vini  e gli altri squisiti piatti di Chef Boemio

Il Bello: mangiare ascoltando jazz tra colorate opere d’arte contemporanea

Dove: Via Amsterdam, 140, 00144 Roma
Orari: Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena alle ore 08 alle 23.
Per info e prenotazioni: www.bistroteur.it
Telefono: 06 9652 6645
Giorno di chiusura: Domenica
Spesa media: 35-40 euro

Valentina Franci

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